I dadi della signora Ripley - PARTE 1
Bene amici, come avete già scoperto in qualche post precedente, ho il vezzo di scrivere. Ciò non fa di me uno scrittore affermato, ma ho avuto qualche bella soddisfazione tramite la scrittura. Quando scrivo mi sento libero: non ho più confini. ne limiti. Ci siamo solo io, la mia testa e il mio monitor. Detto questo, ho pensato che vi facesse piacere leggere uno dei miei racconti horror, contenuto nella mia antologia cartacea "12 ore di buio", pubblicata con YCP nel 2016.
In particolare voglio sottoporre alla vostra attenzione un piccolo assaggio (ne seguiranno altri) di un racconto che ho scritto di getto, una sera d'inverno, mentre fuori si gelava ed io ero con la mia tazza di cioccolata calda davanti al monitor a spremere le meningi per tirar fuori qualcosa di accettabile. E quello che ne è uscito è proprio questo...