12 ore di buio

venerdì 20 gennaio 2017

Mi chiamo Guybrush Threepwood e sono un temibile pirata!

La bellezza dei vecchi "punta e clicca"

Screenshot schermata intro Monkey Island

Chi di voi non ha mai giocato a Monkey Island? Oppure a Beneath a Steel Sky? O addirittura a Day of the Tentacle? Spassionatamente, posso dirvi che ho giocato e risolto qualsiasi punta e clicca della storia, dal 1986 in su.


Questi giochi retrò hanno sempre un fascino particolare: di solito, il protagonista è un buontempone che non perde occasione di fare battute se vogliamo fargli fare delle cose abbastanza "illogiche". Il primo a cui giocai fu Maniac Mansion (mi innamorai perdutamente di Wendy) e fui così soggiogato da quelle meccaniche così precise che, per anni, non giocai a nient'altro. Passai in rassegna tutte le avventure grafiche che mi capitavano sotto tiro, con buona pace di mio cugino (ai tempi me li passava sui floppy disk 1,44) e fu allora che trovai la mia vera ispirazione nel mondo videoludico: le avventure grafiche. Giocarci e risolvere gli intricati enigmi che venivano proposti mi rilassavano e facevano crescere la fiducia in me (pensavo che se ero così bravo nel risolvere enigmi, lo sarei stato anche nel resto). Ne posso elencare a centinaia, ma in questo articolo mi soffermerò essenzialmente su quelle che mi hanno dato un "colpo al cuore" e stilerò la mia personale classifica:

BENEATH A STEEL SKY 


 Robert Foster deve il suo nome ad una bottiglia di birra

 Il quinto posto della mia personalissima classifica va ASSOLUTAMENTE a Beneath a Steel Sky. Fu una delle prime avventure grafiche in cui mi imbattei e il suo scenario futuristico mi rapì completamente. Inoltre, era molto intelligente e ironica come avventura e presentava alcune piccole novità (Joey, il piccolo robot che ti seguiva attraverso le schermate).



TUTTA LA SAGA DI KING'S QUEST


Graham, il più nobile e coraggioso cavaliere di Daventry

Al quarto posto, non posso fare a meno di mettere tutta la saga di King's Quest. Le sue schermate così colorate, le ambientazioni fantastiche e gli enigmi abbastanza difficili mi fecero impazzire per un pò. La difficolta era data soprattutto da tutti quei pixel: di solito, facevo fatica a cliccare nel punto giusto dello schermo e questo mi innervosiva molto :-D



INDIANA JONES (THE LAST CRUSADE & THE FATE OF ATLANTIS)

 

 Indy!!!

Ecco un'altro pezzo importantissimo nelle mia collezione di avventure grafiche: al terzo posto si piazza Indiana Jones. L'indimenticato Indy è riuscito a farmi sognare molte volte, sia durante The Last Crusade e sia in The Fate of Atlantis (Sophia Hapgood era molto meglio nel gioco che nel film). Bello il fatto che si poteva scegliere fra ben tre modalità di gioco: Azione, squadra, ingegno.


 

MANIAC MANSION


 Chi scegliere?


Al secondo posto, non potevo non scegliere Maniac Mansion, la prima avventura grafica della mia storia. Parlare di questo gioco è come voler spiegare l'essenza del cioccolato ad un bimbo di sei anni: praticamente, ce l'ho nel DNA.
TUTTA LA SAGA DI MONKEY ISLAND

  Quale Guybrush preferite?


Ritorniamo al titolo del mio post: Mi chiamo Guybrush Threepwood e sono un temibile pirata! Al primo posto nel mio cuore, non può che esserci tutta la saga di Monkey Island. Mi ha fatto ammazzare di risate e anche spremere le meningi per bene: la difficoltà del gioco sta in alcune soluzione alquanto "bizzarre", per cui non basta solo la logica, ci vuole anche humor. LeChuk è stato il mio incubo per anni e Guybrush un amico dell'infanzia, con cui condividere diverse ore di spassionato divertimento.


Non pensiate che abbia dimenticato capolavori come Lumen et Umbra, Grim Fandango, The Dig, Phantasmagoria, Sam & Max, Darkseed, Myst e molti altri... semplicemente, ho voluto parlarvi di quelle che, in un modo o nell'altro, hanno fatto breccia nella mia vita.








 

Nessun commento:

Posta un commento