12 ore di buio

lunedì 23 gennaio 2017

I dieci migliori libri del "Re" Stephen King

La classifica dei migliori dieci romanzi del "Re"

(CONTIENE SPOILER)

  

 

 10. Misery (1987)


Se adesso gli scrittori hanno paura di rimanere da soli con i propri fan è per colpa di Misery. E’ sempre bello sapere che qualcuno si preoccupa per il vostro lavoro, ma Annie Wilkes supera un po’ i limiti quando salva il romanziere Paul Sheldon in seguito a un incidente. Basta poco perché il salvataggio diventi un rapimento e la squilibrata Annie inizi a “prendersi cura” a modo suo dello scrittore. Da leggere il romanzo e da vedere il film che ne è stato tratto.


9. Desperation (1996)

 

Collie Entragian, agente di polizia di Desperation, sperduto paese minerario del Nevada, con dei pretesti ferma alcune persone in transito sulla deserta strada statale. La famiglia Carver, a bordo di un camper, viene fermata con una banda chiodata posata sulla strada. Peter e Mary Jackson, diretti a New York, vengono fermati per un controllo e trovati in possesso di marijuana. Johnny Marinville, autore in cerca di ispirazione, viene anche lui fermato, picchiato e trascinato in prigione. I prigionieri si accorgono presto di alcune stranezze: il poliziotto sembra poter comunicare con la fauna locale ed il suo corpo è in rapido disfacimento. Grazie all'aiuto di David Carver, un bambino particolare che comunica con Dio, i prigionieri riescono ad evadere e si accorgono che Entragian ha ucciso tutti gli abitanti di Desperation, nonché tutti i dipendenti della locale miniera.
Pian piano si capisce che proprio dalla miniera si è sprigionata una forza malvagia, di nome Tak, la quale per agire deve impossessarsi del corpo di una persona, e che era proprio quest'entità a controllare il corpo di Entragian, mentre il poliziotto catturava i malcapitati viaggiatori. Il gruppo, guidato da David Carver, ingaggia dunque una lotta contro Tak.

8. L’ombra dello scorpione (1978)

 


L’ombra dello scorpione è universalmente riconosciuto come uno dei migliori romanzi di Stephen King, se non il più bello, probabilmente grazie alla precisione con cui sono delineati i molteplici personaggi descritti. Solo con The Dome (2009) King ha successivamente ritentato un’opera di queste proporzioni. Non mi sento però di inserirlo più in alto in questa classifica perché bisogna ammettere che ha un finale un po’ debole. Nonostante la lunghezza di questo libro, forse sarebbe stato preferibile un maggiore approfondimento nella storia raccontata nelle ultime pagine.

7. Il miglio verde (1996)

 

La storia di Paul Edgecombe, secondino del braccio della morte del penitenziario di Cold Mountain, è il miglior romanzo di King tra quelli scritti negli anni ’90. Il suo rapporto con il presunto assassino dal cuore tenero John Coffey ha richiamato paragoni con Steinbeck e cambiato il punto di vista di molti lettori americano circa la pena di morte. E’ molto bello anche il film che ne è stato tratto.

6. Carrie (1974)

 


Carrie, il primo romanzo pubblicato da Stephen King, è anche il primo che abbia mai letto e che mi spinse ad esplorare tutta la sua produzione letteraria. Nonostante le sue tendenze distruttive e omicide, Carrie è da sempre uno dei personaggi di King che suscita più empatia. E’ una favola oscura che scoppietta di tragico pathos e lascia il lettore sulla graticola fino all’ultima pagina.

 5. Pet Sematary (1983)


Louis Creed, un medico di Chicago, viene nominato direttore del servizio medico presso l'Università del Maine. Si trasferisce in una grande casa vicino alla piccola città di Ludlow con la moglie Rachel ed i due giovani figli, Eileen e Gage, rispettivamente di sei e due anni, oltre a Winston "Church" Churchill, il gatto di Ellie. Fin dall'arrivo, la famiglia deve affrontare molti problemi: Ellie si ferisce ad un ginocchio dopo essere caduta dall'altalena, e Gage viene punto da un'ape e viene quasi investito da un camion. Per fortuna il vicino, l'ottantatreenne Jud Crandall, li aiuta. Avvisa Louis e Rachel circa la superstrada che costeggia la loro casa; è costantemente percorsa da grandi camion.
Jud e Louis diventano amici. Poiché il padre di Louis morì quando aveva 3 anni, egli vede in Jud una figura paterna. Poche settimane dopo l'arrivo dei Creeds, Jud mette a rischio l'amicizia quando porta la famiglia a fare una camminata dietro casa. Un sentiero porta ad un cimitero degli animali (il "pet sematary" del titolo) dove i bambini della città seppelliscono gli animali morti. Questo provoca una discussione infuocata tra Louis e Rachel molti giorni dopo. Rachel non vuole parlare della morte e si preoccupa che Ellie possa essere scossa da quello che ha visto al cimitero (viene spiegato dopo che Rachel fu traumatizzata dalla prematura scomparsa della sorella, Zelda, affetta da meningite cerebrospinale).
Louis stesso subisce un'esperienza traumatica nelle prime settimane di insegnamento quando Victor Pascow, uno studente morto in un incidente stradale, dice le sue ultime parole a Louis, anche se i due non si conoscono. Nella notte seguente alla morte di Pascow, Louis ha un sogno molto realistico in cui incontra Pascow, che lo accompagna al "cimitero" ed avvisa Louis di non "andare oltre, non importa quanto credi sia necessario". Louis si sveglia il mattino seguente convinto che fosse, in effetti, un sogno - finché non vede i suoi piedi coperti di terra ed aghi di pino. Nonostante questo, etichetta il sogno come un prodotto dello stress subito durante la morte di Pascow, accoppiato con l'ansia provocata dal fatto nella moglie.
Louis viene obbligato a confrontarsi ancora con la morte ad Halloween, quando la moglie di Jud, Norma, subisce un attacco cardiaco. Grazie alla prontezza di Louis, Norma si riprende in fretta. Jud è grato per l'aiuto ricevuto e decide di ripagarlo quando Church muore durante il giorno del Ringraziamento. Rachel ed i bambini stanno visitando i nonni a Chicago, e Louis ha timore di dare la brutta notizia ad Ellie. Avendo pietà per Louis, Jud lo porta al cimitero degli animali per seppellire Church. Invece di fermarsi qui, Jud prosegue oltre in un viaggio spaventoso verso il "vero cimitero": un antico luogo usato dagli indiani Micmac. Qui Louis seppellisce il gatto, mentre Jud gli assicura che tornerà in vita durante la notte.
Louis non ci crede, e pensa che questa storia sia finita fino al pomeriggio successivo, quando il gatto torna a casa. È ovvio che Church non è lo stesso di prima. Church caccia topi ed uccelli più spesso di prima, ma li squarta senza mangiarli. Il gatto emana anche un odore che costringe Ellie a non volerlo in camera la notte. Jud conferma che questa è la regola, non l'eccezione, per gli animali risorti.
Louis è molto spaventato dalla resurrezione di Church ed inizia a desiderare di non averlo mai fatto. Molti mesi dopo è il piccolo Gage a morire, travolto da un camion dopo essersi avventurato sulla superstrada in un momento di distrazione dei genitori; Louis è particolarmente tormentato per non essere riuscito a salvare il figlio. Comincia a considerare l'idea di riportare in vita il figlio con l'aiuto del cimitero indiano. Jud, immaginando quello che Louis ha in mente, tenta di dissuaderlo raccontandogli la storia dell'ultima persona rinata. Termina la storia affermando che "il posto ha un potere" e questo potere ha causato la morte di Gage perché Jud, spinto da esso, vi ha portato Louis.
Nonostante questo, Louis decide di mettere in atto il piano, con orribili conseguenze per sé e per i suoi cari. Gage ritorna dal mondo dei morti sotto forma di mostro demoniaco, ombra di sé stesso, ed inizia la sua missione uccidendo Jud con uno dei bisturi di Louis, quindi passa alla madre. Louis si confronta col figlio e lo rimanda nella tomba con un'iniezione letale. Apprendiamo, in ogni caso, che non ha ancora imparato dai suoi errori. Posseduto dallo spirito malvagio che consente la resurrezione dei cadaveri, egli pensa che se Gage è diventato una specie di demone è colpa del troppo tempo passato dal momento della morte a quello della sepoltura nel cimitero indiano, quindi dà fuoco alla casa di Jud (dove si era compiuto il massacro) e porta la moglie morta nel luogo di sepoltura. È notte, Louis, ormai diventato pazzo dal dolore, è seduto alla sua scrivania e sta controllando delle carte, quando sente una mano gelida appoggiarsi sulla spalla e ode la voce di Rachel chiamarlo "Caro..."; a questo punto il racconto finisce, lasciando al lettore il dubbio su come sia finita la vicenda.


4. Stagioni diverse (1982)

 


Tutti e quattro i racconti raccolti in Stagioni diverse sono dei capolavori e ben tre di essi hanno avuto una trasposizione cinematografica. Il mio preferito è Il corpo, seguito da Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank. Le novelle contenute in Stagioni diverse nascono come “storie di letto”, idee sviluppate mentalmente a letto la sera, mentre durante il giorno King era già impegnato nella stesura di altri romanzi. Minimo sforzo, massimo risultato.

3. Incubi e Deliri (1993)


Incubi & deliri (Nightmares & Dreamscapes) è la quinta antologia di racconti di Stephen King, pubblicata nel 1993. Completa una trilogia formata con A volte ritornano (1978) e Scheletri (1985) che raccoglie tutta la migliore produzione breve della prima parte della carriera dello scrittore.
Contiene 24 opere (fra cui quattro inedite): ventuno racconti, un saggio di carattere sportivo (A testa bassa), un breve componimento poetico (Agosto a Brooklyn) e l'adattamento di una parabola indù (Il mendicante e il diamante). L'opera più vecchia è Ti prende a poco a poco, pubblicata per la prima volta su una rivista letteraria dell'università del Maine, Marshroots, e qui ampiamente rivista, la più recente La Gente delle Dieci, scritta nell'estate 1992, la preferita dell'autore L'ultimo caso di Umney.
Sono precedute da un'introduzione, intitolata Mito, credenza, fede e l'«Incredibile ma vero di Ripley», e seguite da una sezione finale, intitolata Note, nella quale l'autore racconta l'origine di alcuni dei racconti.
La raccolta è dedicata alla memoria dello scrittore statunitense Thomas Williams.


2. IT (1986)

 


Mi rendo conto che la lunghezza possa scoraggiare, ma It è un romanzo che deve assolutamente essere letto. E’ uno dei libri horror più paurosi che abbia mai preso in mano e le descrizioni sono talmente vivide e realistiche che preferirete leggerlo con due o tre luci accese, giusto per essere sicuri… Se avete solo visto il film, sappiate che non gli rende giustizia.

1. Shining (1977)

 


Shining è forse il libro di Stephen King più amato per le sue scene di terrore (che sono tra i migliori di tutte le opere di King), ma è anche altrettanto coinvolgente per la storia della difficile situazione di Jack Torrance, impegnato a stare lontano dall’alcol e a tenere insieme la sua famiglia. Un altro personaggio stupendamente descritto, che King ha definito come uno dei più autobiografici che abbia mai delineato.

Siete d'accordo con la classifica stilata?

Fonte: Wikipedia
Fonte: gizzeta.it

 

 


 

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