12 ore di buio

giovedì 19 gennaio 2017

Alan Wake - Un gioco che mi ha disturbato

Find the Lady Of The Light. Gone mad with the night. That's how you reshape destiny


Parliamo di un gioco che, personalmente, ritengo uno dei migliori 5 survival horror della storia. Alan Wake viene rilasciato al pubblico il 14 maggio 2010 per console e il 16 febbraio 2012 per PC. Cosa ha di tanto speciale questo gioco?
Innanzitutto, partiamo dall'ambientazione: le foreste e i sentieri di montagna in cui è ambientato il gioco sono a dir poco sublimi (e stiamo parlando di una grafica risalente a 7 anni fa). Le atmosfere ricalcano molto quelle di vecchie serie TV come Twin Peaks: gente strana, cose inspiegabili che accadono da un momento all'altro e posti abbandonati che, di colpo, diventano pieni di ombre maligne. In mezzo a tutto questo vi è Alan, uno scrittore di successo che dopo alcuni best-sellers, non riesce più a ritrovare la sua penna migliore. La moglie Alice crede che Alan abbia bisogno di un pò di relax e tranquillità: pertanto, affitta una baita in un paesino chiamato "Bright Falls". Dopo un litigio futile, Alice scomparirà ammantata dall'oscurità. Alan, accompagnato da incubi e incrociando gente bizzarra, in compagnia del fidato amico e manager Barry, scoprirà alcune scioccanti verità che ammorbano la gente di Bright Falls. Inoltre, sembra che quello che lui scriva, si tramuti semplicemente in realtà, dandogli la caccia. Posso sicuramente dire che l'esperienza fatta con Alan Wake è quasi irripetibile (e quando dico irripetibile, parlo anche dei vari Silent Hill, Resident Evil, Forbidden Siren e chi più ne ha più ne metta). Perchè? Perchè la caratterizzazione dei personaggi e le ambientazioni, le musiche di sottofondo e le cut-scene assolutamente magistrali, rendono questo prodotto unico nel suo genere. La trama, semplicemente sublime e magistrale, tiene sempre viva l'attenzione del giocatore e lo spinge sempre più in là (ricordo che la prima volta che giocai lo feci per ben sette ore di fila senza fermarmi). Forse è proprio questa la forza di questo titolo: vuoi sempre andare avanti per sapere come andrà a finire, cosa succederà. Immedesimarsi con Alan (almeno per me, visto che faccio il suo stesso mestiere :D) è stato davvero facile e intuitivo: non ho dovuto pensarci più di tanto che la mia mente era già a Bright Falls e l'esperienza immersiva che mi ha offerto è davvero senza precedenti. La grafica non è affatto male, per un gioco del 2010 ma, anche se fosse stata poligonale ai livelli del primo Alone in the dark, mi sarebbe piaciuto lo stesso: è davvero uno dei più belli capolavori ludici della storia. Per chi se lo fosse perso, potete ancora acquistarlo qui.

L'oscurità sia con voi...

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